Roma

Er còre de Roma


Venendo da via dei Coronari si viene improvvisamente catapultati nella stupenda scenografia di piazza Navona. E’ un miracolo architettonico ricco di capolavori in perfetta sintonia l’uno con l'altro e nel suo immenso spazio si riuniscono artisti di ogni genere. Al tempo degli antichi romani vi si tenevano sfide di varia natura: dal pugilato, alla poesia, all’atletica…Era uno spazio destinato al divertimento ed era quindi circondato da osterie e bordelli. Le prostitute si esponevano, mostrando le loro grazie e capacità, per invogliare la clientela e sempre in questa piazza venivano venduti gli schiavi. La chiesa progettata dal Borromini è dedicata a S. Agnese, vergine cristiana, che fu proprio in questa piazza esposta nuda, coperta solo dalle sue lunghe, miracolose chiome, per essere venduta come schiava. La fontana dei Fiumi posta al centro segna, come il compasso di una meridiana immaginaria, lo scandire del tempo. I romani ignorano il viavai dei turisti in quella che considerano la loro piazza e ciò che amano di questo luogo sono gli aspetti popolari e folcloristici che ben si accordano con l’eco dell'antico. Con le sue chiese, facciate e fontane, piazza Navona diviene un teatro senza eguali, dove lo spettacolo è ogni giorno diverso. Scrigno del barocco più splendente, conserva immutato nel tempo il suo antico ruolo di cuore della città.

Ora
Immaginate di trovarvi nella cornice di Piazza Navona. 

Roma

Sotto un cielo azzurro che illumina le sfolgoranti invenzioni barocche,
in questo scenario seicentesco,
tra le fontane e le facciate,
tra storia e leggenda,
tra le persone che passeggiano,
tra i bambini che giocano,
tra i vecchietti che si crogiolano al tiepido sole primaverile,
tra i vari banchetti dalle più svariate e variopinte mercanzie,
tra gli artisti che cercano di sbarcare il lunario facendo ritratti ai passanti,
tra i turisti giapponesi con le loro macchine fotografiche,
ecco...
proprio lì,
ci sono anch’io.

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